"Non posso avere figli" e rapisce una neonata in clinica. Arrestata una donna assieme al marito

Scritto il 22/01/2025
da Mirella Molinaro

AGI - Ha rapito una neonata perché non può avere figli. Sarebbe questa la motivazione che avrebbe spinto una donna, Rosa Vespa, 51enne di Cosenza, a rapire nel tardo pomeriggio di martedì 21 gennaio una neonata di appena un giorno portandola via dalla clinica "Sacro Cuore" della città calabrese. Vespa è stata arrestata assieme al marito Aqua Moses, 43enne di origini senegalesi dai poliziotti della Questura di Cosenza. La coppia è accusata di aver sequestrato la piccola attorno alle 18.30. Quando, a tre ore dal rapimento, i due sono stati intercettati e bloccati nei pressi di Castrolibero dagli agenti della squadra mobile di Cosenza, la neonata era con loro.

I poliziotti, coordinati dal questore Giuseppe Cannizzaro e dal capo della Mobile, Gabriele Presti, hanno subito messo in salvo la neonata che è stata immediatamente trasportata in ambulanza e riportata in clinica per restituirla ai genitori che la stavano aspettando a braccia aperte dopo ore di vero panico. Il tempestivo ed efficace intervento della Mobile e di tutti i poliziotti della Questura, supportati anche dalle altre forze dell'ordine, ha consentito di individuare subito i due sequestratori.

La vicenda

La donna, nel tardo pomeriggio, si era presentata nella stanza della clinica, dove c'era la mamma, indossando una mascherina e dicendo che doveva cambiare la bimba. Ma, dopo circa 30 minuti, quando la piccola non è tornata, i genitori hanno subito avvisato la clinica che a sua volta ha chiamato le forze dell'ordine. Attraverso le immagini delle telecamere di videosorveglianza, si è riusciti a individuare la donna sorpresa mentre portava fuori la piccola con un uomo di colore ad aspettarla.

Quando, poco prima delle 22, la coppia è stata fermata dalla Polizia, i due sono stati interrogati dal pm di turno Antonio Bruno Tridico. Da quanto è emerso, come detto, la donna avrebbe giustificato il suo gesto dicendo che non poteva avere figli. Sul suo profilo social aveva pubblicato post e foto con bambini o immagini riferite a una maternità, evidentemente tanto desiderata al punto da commettere un reato.

Il Sindaco Franz Caruso si è congratulato con il Questore Cannizzaro e con gli uomini della Squadra mobile per il ritrovamento della bimba rapita dalla clinica.

"Tutta la città sta tirando un sospiro di sollievo per la felice conclusione del grave episodio del rapimento della bimba da una clinica cosentina e che aveva gettato nello sconforto i suoi genitori e tutta la nostra comunità. Se la bimba è stata restituita ai suoi genitori - ha aggiunto - lo dobbiamo al Questore Giuseppe Cannizzaro e agli uomini della Squadra Mobile di Cosenza che hanno, con grande tempestività e senza perdere un minuto, profuso grandi energie e capacità per ritrovare subito la bambina. A loro esprimo i sentimenti della più profonda gratitudine di tutta la nostra comunità".

Il sindaco ha ringraziato anche Carabinieri e Guardia di Finanza che hanno collaborato alle indagini. "In questo momento particolare - ha aggiunto Caruso - nel quale sono ancora da chiarire le dinamiche dell'accaduto, esprimo, inoltre, il mio affetto personale, insieme a quello di tutta l'Amministrazione comunale, ai genitori della piccola, auspicando che su questa triste vicenda, per fortuna a lieto fine, sia fatta, al più presto, piena luce, assicurando alla giustizia i responsabili".

"Grazie a un'indagine condotta con straordinaria professionalità e tempestività, i poliziotti sono riusciti a intercettare l'auto con i rapitori e la neonata a bordo". Lo ha detto il sottosegretario all'Interno Wanda Ferro. “Un immenso grazie agli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Cosenza, coordinati dal questore Giuseppe Cannizzaro e dal capo della Mobile Gabriele Presti, per l'efficienza e la tempestività dimostrate nel ritrovamento della neonata rapita presso una clinica cittadina" ha aggiunto Ferro.

"La piccola, sottratta alla famiglia a solo un giorno dalla nascita, è stata restituita in poche ore all'abbraccio dei suoi genitori, ponendo fine a un vero e proprio incubo vissuto dall'intera comunità calabrese. Un ringraziamento va a tutte le forze dell'ordine che, appena scattato l'allarme, hanno attivato un vasto ed efficace dispositivo di ricerca con posti di blocco in tutta la città, e a tutti coloro che hanno collaborato per il buon esito dell'operazione” ha concluso il sottosegretario. 

"Quanto accaduto a Cosenza resterà nella storia per l'eclatante risultato ottenuto dalla Questura, che con un intervento rapido e preciso ha restituito la neonata rapita alla sua famiglia in tempi straordinariamente brevi". Lo hanno dichiarato in una nota congiunta Giuseppe Brugnano e Roberto Perrelli, rispettivamente Segretario Nazionale e Segretario Generale Provinciale di Cosenza del Sindacato Fsp Polizia di Stato. "Un esempio lampante di alta professionalità e competenza," hanno detto Brugnano e Perrelli, "è stato fornito dai colleghi della Squadra Mobile di Cosenza, che, allertati tempestivamente dalla Sala Operativa della stessa Questura, hanno saputo operare con efficienza e in tempi record. Diretti con grande capacità dal Vice Questore Presti Gabriele, hanno messo in atto una serie di azioni investigative mirate che, in poche ore, hanno portato all'identificazione e al rintraccio dei rapitori".

"Questi poliziotti hanno agito con eccezionale prontezza e intelligenza, riuscendo a localizzare i responsabili e recuperare la neonata nella loro abitazione di Rende, per poi restituirla immediatamente alla madre. Un intervento che evidenzia l'alto livello di preparazione e l'impegno quotidiano della Polizia di Stato nella tutela dei cittadini," hanno sottolineato i dirigenti del Sindacato.

"Le operazioni della Squadra Mobile," hanno concluso Brugnano e Perrelli, "hanno dimostrato l'alto valore professionale dei nostri colleghi, che con prontezza e determinazione hanno portato a termine questa delicata missione in sole due ore. Un'azione eroica, segno di una Polizia di Stato che, ogni giorno, opera con grande dedizione per garantire la sicurezza della comunità".

Occhiuto, una brutta storia a lieto fine

"Oggi tutta Italia è stata con il fiato sospeso per alcune interminabili ore durante il rapimento della neonata di Cosenza". Lo ha scritto sulla sua pagina Facebook il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto commentando il ritrovamento della neonata rapita a Cosenza.

"Una brutta storia - ha aggiunto Occhiuto - fortunatamente a lieto fine, grazie allo straordinario lavoro delle Forze dell'ordine e degli organi coinvolti. Un abbraccio forte è rivolto ai genitori e alle famiglie per ciò che hanno vissuto in queste ore".