Martedì 19 Novembre : San Nerses Snorhali

Come Zaccheo il pubblicano non mi sono sollevato da questa vile terra sull'albero della sapienza, per la tua contemplazione divina. La piccola altezza spirituale non è cresciuta in me con le buone opere, al contrario, ha continuato a diminuire fino a farmi tornare al latte dei bambini. Ancora, prendendo la parabola di prima, sono salito sull'albero del corpo perverso in vista dell'amore terrestre al buon gusto, come pure Zaccheo sul fico. Da lassù, grazie alla tua parola potente fammi scendere in fretta come lui; vieni a stare nella casa della mia anima, e, con Te, il Padre e lo Spirito Santo. Fa' che il corpo che ha fatto torto alla mia anima le renda quattro volte in servizio, e dia la metà dei beni corporali al mio libero arbitrio impoverito, affinché secondo la tua parola di salvezza a lui rivolta, diventi degno di ascoltare la tua voce, essendo anch'io figlio di Abramo, seguendo la fede del Patriarca.